Il 28 ottobre 2025, mentre l'Italia ricorda l'anniversario della marcia fascista su Roma, un'altra marcia – pacifica, colorata, libertaria – viene soffocata nel silenzio. Centinaia di persone arrestate solo per aver detto NO. Arrestate sotto un cielo che non è più democratico.
Queste foto segnaletiche, strappate ai server del Ministero degli Interni, sono i volti della resistenza alla deriva autoritaria che stiamo già vivendo oggi. Sono il nostro futuro distopico se taceremo adesso.
Il DL Sicurezza non è una legge come le altre. È l'istituzionalizzazione della repressione:
Criminalizza la resistenza passiva e le tecniche non-violente di protesta
Trasforma manifestanti pacifici in criminali punibili fino a sei anni di carcere
Punisce con il carcere chi blocca una strada per chiedere giustizia
Protegge chi abusa del potere, sostenendone le spese legali con i soldi di tutti
Applica l'aggravante a chi protesta contro infrastrutture e grandi opere, anche quando inquinano e devastano
La storia è una maestra che abbiamo smesso di ascoltare. Le leggi speciali fasciste degli anni '20 iniziarono proprio così: limitando il dissenso, criminalizzando la protesta, restringendo le libertà civili un passo alla volta. Chi conosce il passato riconosce i segnali. Chi dimentica la storia è condannato a riviverla.
Indignati e reagisci! Ogni passo verso la compressione delle libertà civili deve essere contrastato ORA, non quando sarà troppo tardi.
Questa mostra è uno specchio deformante che riflette un domani possibile. Un domani in cui:
Chiunque potrebbe essere arrestato.
Perché sei gay. Perché sei lesbica. Perché sei transgender. Perché sei un lavoratore in sciopero. Perché sei uno studente che occupa. Perché sei una madre separata che protesta.
Perché difendi l'ambiente. Perché cammini in una manifestazione. Perché sei un giornalista che documenta gli abusi.
Diventa parte di questa mostra di disobbedienza. Scatta il tuo selfie "#ARRESTAMI" e condividilo sui social. Su un foglio A4 orizzontale scrivi:
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#ARRESTAMI
sono
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Completa con quello che sei, con ciò in cui credi, con ciò per cui lotteresti.
Perché la libertà non viene mai erosa in un giorno solo, ma un millimetro alla volta. E la storia ci ha insegnato che quando ci si accorge di averla persa, è già troppo tardi per salvarla.
Le liste di proscrizione, i confini coatti, le leggi emergenziali, i decreti speciali: non sono invenzioni di oggi ma echi di un passato che riemerge. L'Italia ha già visto tutto questo. Dagli Arditi alle Camicie Nere, dalle leggi eccezionali del 1926 fino alle persecuzioni razziali. Prima furono gli oppositori politici, poi gli intellettuali, poi le minoranze. La strategia è sempre la stessa: dividere, isolare, criminalizzare, reprimere.
IL 29 MAGGIO A MODENA, E SEMPRE SU INSTAGRAM.COM/ARRESTAMI2025
La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.